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Stretta sugli arretrati da lavoro: cosa cambia con la nuova legge

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Arrivano una serie di cambiamenti con la nuova legge che impone una vera e propria stretta sui crediti da lavoro: le novità in merito.

Una legge, senza precedenti, ridisegna i tempi di prescrizione per i crediti da lavoro. L’emendamento, inserito nel cosiddetto decreto ex Ilva e promosso da Fratelli d’Italia, introduce, nei fatti, un cambiamento radicale in tale materia. Scopriamo, dunque, cosa cambia nei fatti.

Crediti da lavoro, arriva la stretta: i cambiamenti introdotti dalla nuova legge

La riforma introdotta riguarda, da vicino, le imprese con più di quindici dipendenti. In tali contesti, la prescrizione inizia a decorrere mentre il contratto è ancora attivo, a differenza di quanto accadeva in precedenza, quando il termine ultimo iniziava solo a fine rapporto. Nelle aziende più piccole, resta, invece, valida l’impostazione precedente.

Ciò implica che il lavoratore, anche se consapevole di essere sottoposto ad un trattamento economico scorretto, dovrà agire entro cinque anni, pena la decadenza definitiva del diritto. Dopo aver formalizzato la richiesta, lo stesso, inoltre, è obbligato ad avviare un’azione legale entro 180 giorni. In caso contrario, ogni pretesa decade, anche se fondata.

Donna manager lavoro
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Un tempo la normativa riconosceva ben diciotto anni per il recupero degli arretrati, considerando i cinque anni di prescrizione sommati ai tredici di protezione previsti dalla giurisprudenza prima della legge Fornero.

Le reazioni di sindacati e giuristi

I sindacati hanno definito la riforma una misura punitiva e pericolosa. Secondo Cgil e Uil, infatti, i lavoratori si trovano in una situazione scomoda che prevede due opzioni: denunciare le irregolarità mentre si è ancora impiegati, rischiando ritorsioni o rinunciare alle somme che spettano loro.

Diversi dubbi sono stati sollevati anche da autorevoli giuristi, i quali temono un possibile contrasto con l‘articolo 36 della Costituzione, che tutela il diritto ad una retribuzione proporzionata e sufficiente.

Il Governo, al contrario, rivendica la volontà di garantire certezza giuridica e di snellire il carico dei tribunali, riducendo il contenzioso in materia di lavoro.

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ultimo aggiornamento: 10 Agosto 2025 11:09

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